Juhani Pallasmaa (biografia)
Juhani Uolevi Pallasmaa (nato il 14 Settembre 1936,) è un architetto finlandese ed ex professore di architettura presso la Helsinki University of Technology ed ex direttore del Museum of Finnish Architecture (1978-1983).
Lavora nel suo studio di architettura – Arkkitehtitoimisto Juhani Pallasmaa KY – ad Helsinki. Negli Stati Uniti è sia Visiting Professor presso la Washington University di St. Louis, che Professore “Plym” presso la University of Illinois a Urbana-Champaign, Illinois.
Le sue mostre sull’architettura finlandese, pianificazione ed arti visive sono state esposte in più di trenta paesi ed ha scritto numerosi articoli su filosofia culturale, psicologia dello spazio e teorie architettoniche ed artistiche. Molti dei suoi articoli sono stati pubblicati su ARK (The Finnish Architectural Review).
Tra i molti suoi libri spicca “Gli occhi della pelle – Architettura e i sensi” (in italiano Ed. Jaka Book), divenuto un classico della teoria dell’architettura e libro di testo obbligatorio nei corsi di molte scuole di architettura di tutto il mondo.
Una selezione di saggi scritti da Pallasmaa è stata tradotta in inglese pubblicata col titolo “Encounters – Architectural Essays (Helsinki, 2005), a cura di Peter MacKeith. Il libro è stato finalista nel Premio Internazionale del Libro 2005 del RIBA (Royal Institute of British Architects).
Nel 2006 Pallasmaa ha compiuto 70 anni, e per l’occasione è uscito “Archipelago. Essays on Architecture” a cura di Peter MacKeith. La raccolta contiene saggi di 23 autori, tutti per qualche verso connessi a Pallasmaa o MacKeith. Tra di loro: Karsten Harries, Dan Hoffman, Steven Holl, Colin St. John Wilson e Daniel Libeskind.
Pallasmaa è un membro della Associazione Finlandese degli Architetti, e un membro onorario dell’American Institute of Architects. Durante la primavera del 2010, Pallasmaa, insieme con il drammaturgo statunitense Leigh Fondakowski, è stato “Distinguished Visiting Chair” presso l’Institute for Advanced Study dell’Università del Minnesota.
Per quanto riguarda la produzione architettonica, Juhani Pallasmaa ha subito un cambiamento di approccio durante la sua carriera. La sua carriera giovanile è stata inizialmente dedita al razionalismo, alla standardizzazione ed alla prefabbricazione edilizia in parte per l’influenza del suo mentore, il professor Aulia Blomstedt, molto interessato ai sistemi proporzionali e di standardizzazione. Tuttavia, i modelli principali erano l’architettura giapponese e le astrazioni raffinate di Ludwig Mies van der Rohe. In Finlandia questo era definito “costruttivismo” e tra la fine degli anni ’50 e la fine dei ’60, era contrapposto al lavoro di Alvar Aalto, a quell’epoca percepito nel suo paese d’origine come un individualista e poco apprezzato. Ma l’interesse per il Giappone di quell’epoca conteneva in nuce una tematica di notevole interesse per Pallasmaa: la materialità dell’architettura ed una fenomenologia dell’esperienza. Dopo un periodo di insegnamento in Africa Pallasmaa si allontanò dal costruttivismo puro, interessandosi di psicologia, cultura e fenomenologia. La sua passione per i dettagli ed i piccoli lavori come la progettazione di mostre a volte gli è valsa l’etichetta di “architetto della scatola di gioielli”. Il 2006 ha però salutato l’inaugurazione del suo più grande lavoro, il Centro Kamppi nel centro di Helsinki, che incorpora la stazione principale degli autobus, un centro commerciale ed alloggi, anche se il lavoro è stato suddiviso in diverse sezioni che coinvolgono diversi architetti.
(traduzione GL-architettura da http://en.wikipedia.org/wiki/Juhani_Pallasmaa)